10 giugno 1924 - 10 giugno 2024

L'Amministrazione Comunale di Quistello ricorda Giacomo Matteotti a cent'anni dall'uccisione

Data:

02 giugno 2024

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10 giugno 1924 - 10 giugno 2024
L'Amministrazione Comunale di Quistello ricorda Giacomo Matteotti a cent'anni dall'uccisione

Il 10 giugno del 1924, poco dopo le 16, il Deputato socialista Giacomo Matteotti esce dalla sua abitazione romana di via Pisanelli per recarsi a piedi a Montecitorio. In quelle ore sta ultimando un discorso che pensa di leggere alla Camera il giorno dopo.

Matteotti, dati alla mano, intende denunciare la falsificazione del bilancio ufficiale presentato qualche giorno prima al Re e al Parlamento dal Governo guidato da Benito Mussolini.
Tale intervento avrebbe fatto seguito a quello tenuto il 30 maggio dello stesso anno, in cui aveva contestato ai fascisti le violenze e gli abusi commessi per assicurarsi la vittoria alle elezioni del precedente 6 aprile.
Intervento dopo il quale Matteotti disse a un compagno di partito: “io il mio discorso l’ho fatto, ora voi preparate il discorso funebre per me”.
Matteotti non pronunciò mai l’intervento programmato per l’11 giugno 1924.
Catturato da cinque sicari fascisti, Matteotti sarà ucciso con una coltellata nella Lancia Kappa utilizzata per rapirlo.
Il 3 gennaio 1925 Mussolini si assumerà la responsabilità morale dell’omicidio.

Dal 1974, nel luogo dell’agguato, la memoria di Matteotti è omaggiata da un Monumento astratto realizzato dallo scultore Jorio Vivarelli.

GIACOMO MATTEOTTI: “Uccidete pure me, ma l’idea che è in me non la ucciderete mai”

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Pagina aggiornata il 03/07/2024