BANDO OGNI GIORNO IN LOMBARDIA – QUISTELLO (MN)
REALIZZAZIONE DI NUOVI PERCORSI PER LA SCOPERTA DEL TERRITORIO
Il progetto “Percorsi d’arte popolare lungo argini e golene"
«Percorsi d’arte popolare lungo argini e golene. Un nuovo attrattore turistico per l’Oltrepo mantovano» è un nuovo attrattore turistico per l’Oltrepò mantovano che intende valorizzare il territorio e integrare l'offerta turistica presente, rispondendo alla crescente ricerca da parte dei cittadini di evidenze culturali "minori", piccoli borghi e contesti culturali periferici nei quali scoprire una nuova dimensione del territorio.
Il progetto proposto vuole qui tessere una trama di riscoperta turistica che innesti il segno dell’arte del Novecento con la valorizzazione ed il miglioramento dell’offerta di servizi turistici lungo il tratto mantovano della Via Carolingia e della Via del Sole.
1. ITINERARIO ARTE DEL NOVECENTO
«Tentai di unire la scultura con oggetti veri tanto da ottenere composizioni di immediata e facile comprensione, in modo che l’opera così concepita appartenesse ad un vasto pubblico e non fosse ristretta a pochi»
Giuseppe Gorni
(percorso azzurro_allegato) da Eurovelo 8 lungo CICLOVIA DEL SOLE (Verona-Bologna-Firenze) e 4 Itinerario verde alla scoperta dell’arte diffusa del Novcento tra il Museo diffuso “G. Gorni” e le corti agricole con le opere degli artisti del Novecento dell’Oltrepò mantovano.
L'arte del Novecento offre un contributo rilevante nella scoperta dell'Oltrepò mantovano attraverso l’arte iconica di Giuseppe Gorni, fatta di dipinti parietali, statue, strutture diffuse nel territorio del Comune di Quistello. Racconti di vita rurale che si fondono in una dimensione naturalistica nella quale golene e argini plasmano il territorio. Il segno di Gorni, accanto agli altri artisti che trovano i propri natali in questa porzione di terra mantovana, collocato in questo specifico contesto è peculiare e caratterizzato e deve essere una leva significativa rispetto alla ancora debole capacità di intercettare un pubblico più vasto.
Il percorso inizia a Nuvolato di Quistello (1) alla scoperta delle opere parietali e delle statue dell’artista Giuseppe Gorni: sono molte e diverse le opere all’aperto che si possono osservare lungo le pareti delle case del piccolo borgo, che sembrano quasi osservare dall’alto le statue che, lungo queste strade di campagna, raccontano un altro tratto del cammino artistico dell’artista quistellese. L’itinerario prosegue verso Quistello per “incontrare” il Capolega, opera creata nel 1974 da Gorni raffigurante il Contadino della Prima Lega d’Italia, nata a S.Rocco di Quistello. Da Quistello ci si sposta verso Quingentole alla scoperta di un altro autore locale del Novecento, Lanfranco, che ha affrontato con uno sguardo integrato con quello di Gorni la lettura del Secolo Breve.
Chilometraggio Percorso 1 Arte - 25 km
2. ITINERARIO ENOGASTRONOMICO
«Ogni cultura, ogni tradizione, ogni identità è un prodotto della storia, dinamico e instabile, generato da complessi fenomeni di scambio, di incrocio, di contaminazione»
Massimo Montanari
(percorso rosa_allegato) da Eurovelo 7 lungo le cliclovie CICLOVIA DEL SOLE (Verona-Bologna-Firenze) oppure attraverso le strade a bassa percorrenza del territorio si può giungere alla scoperta dei sapori dell’Oltrepò mantovano.
Intorno alla tavola da bambini impariamo le regole della convivenza, i ruoli e le posizioni sociali, impariamo a conoscere e a praticare le tradizioni della comunità e a comprenderne il valore simbolico, impariamo la distinzione tra cibi buoni e cattivi, tra alimenti adeguati e non adeguati alle diverse circostanze. Attraverso le metafore del cibo si costruiscono norme etiche e regole di comportamento. Il cibo è in primo luogo una metafora delle relazioni e del nutrimento che deriva dalle relazioni stesse. A partire dal discorso intorno alla tavola, si costruisce un linguaggio delle relazioni e dello scambio più che mai importante in una società globale.In questo senso, da sempre, la cucina del mantovano è definita "di prìncipi e di popolo": raffinata per la corte dei Gonzaga, ma anche popolare, poiché sa trarre anche dagli ingredienti poveri, gusto e spessore.
Il percorso inizia dal Parmigiano-Reggiano, presso la Latteria Agricola Quistello (2), nata nel 1964 come Cooperativa con il fine di sostenere gli allevatori della zona, accompagnato da un altro storico prodotto locale la pera IGP. L’uso tradizionale che ne facevano i contadini era di consumarla al naturale con formaggi: Parmigiano Reggiano, Provolone, e Pecorino. Da qui, alla scoperta de La strada del Cappone Mantovano per riscoprire un piatto che a Mantova da sempre troviamo non solo sulle tavole imbandite dei grandi signori del rinascimento, ma anche nei pollai di campagna e nelle pentole delle modeste cucine delle case rurali, presso l’Azienda Agricola Chieregati (3), da gustare assieme al vino mantovano più conosciuto, il Lambrusco, presso la Cantina Sociale di Quistello (4), la casa del Lambrusco Mantovano, realtà appartenente alla rete East Lombardy.
Chilometraggio Percorso 2 Gusto - 29 km
3. ITINERARIO PAESAGGIO
«Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti»
Cesare Pavese
(percorso verde_allegato) da Eurovelo 8 lungo le cliclovie CICLOVIA DEL SOLE (Verona-Bologna-Firenze) si scende fino all’incrocio con la località Bondanello, nella quale è possibile scoprire l’importante opera idraulica del Chiavicone all’interno del territorio dell’Ecomuseo delle Bonifiche.
L’Oltrepò mantovano costituisce un ambito peculiare all’interno della pianura lombarda, in quanto è contraddistinto da una precisa fisionomia territoriale determinata dalla presenza di un paesaggio agrario estremamente diversificato: dai paesaggi fluviali e golenali del Po, al forte segno degli argini, alla fitta rete di canali e fossi irrigui, dalla molteplicità e dall’accostamento di colture agrarie diverse, alcune delle quali connotano il paesaggio in modo estremamente mutevole all’alternarsi delle stagioni, alla presenza diffusa di elementi di elevato valore naturalistico quali siepi, filari, boschetti, piccole aree umide, macereti e bugni. Un fattore di pregio evidente del paesaggio in questa zona è il suo carattere “aperto”, che si ritrova anche nella disposizione dei campi, nella trama delle strade, dei filari alberati e dei fossati irrigui e degli stessi nuclei di cascinali.
Un percorso fatto della stessa lentezza dell’acqua che scorre nei grandi solchi che segnano il paesaggio, per immergersi in un territorio profondamente formato anche nella sua dimensione culturale, dal rapporto con i fiumi, in un lungo passaggio per i grandi argini che sormontano le importanti golene, strumenti fondamentali nel caso delle alluvioni. Tragitti che si collegano con la rete dei percorsi arginali del “Parco fluviale del fiume Secchia” in territorio emiliano e con la rete di percorsi ciclopedonali arginali che fiancheggiano il fiume Po sino in provincia di Ferrara. Da Quistello alla scoperta delle cascine e delle corti del territorio, ricche di testimonianze di storia contadina, arricchite da opere d’arte.
Chilometraggio Percorso 3 Paesaggio - 40 km